Pseudolo

[Atto primo, scena quarta]

PSEUDOLO, solo

Adesso ch'egli se n'è andato, sei qua solo, Pseudolo. Ebbene, cosa intendi fare, dopo aver generosamente elargito promesse al tuo padroncino? Su che cosa si fondano quelle promesse? Non hai niente di pronto: neppure l'ombra d'un piano sicuro, né un tantino di denaro... - Né ho un'idea di quel che devo fare! - Non sai da che punto cominciare a ordire la tua tela, né sai con certezza dove finirai di tesserla... - Sì, ma come il poeta, prese le sue tavolette, cerca ciò che non esiste in nessuna parte del mondo, e tuttavia lo trova, riuscendo a rendere verosimile quel ch'è menzogna, così farò io: diverrò poeta, e le venti mine che attualmente non esistono in nessuna parte del mondo finirò col trovarle.

(vv. 394-405)

[Tito Maccio Plauto, Pseudolo, BUR 1999, pag. 143]