Verifiche successive, condotte con estrema diligenza, non tardarono a dimostrare che la maggior parte dei quadri di Hermann Raffke erano proprio falsi, come, per lo più, sono falsi i particolari di questo racconto inventato, concepito per il solo piacere, e l’esclusivo brivido, della finzione.
[Georges Perec, Storia di un quadro, Milano, Rizzoli, 1990]
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