L’arte e la maniera di affrontare il proprio capo per chiedergli un aumento

Dopo avere riflettuto a lungo dopo aver preso il coraggio a due mani ti decidi ad andare dal tuo capoufficio per chiedergli un aumento e cosí vai dal tuo capoufficio diciamo per semplificare perché bisogna sempre semplificare che si chiama monsieur xavier cioè monsieur o meglio mr x cosí vai da mr x e qui delle due l’una o mr x è in ufficio o mr x non è in ufficio se mr x fosse in ufficio apparentemente  non ci sarebbe nessun problema ma ovviamente mr x non è in ufficio e cosí ti rimane una sola cosa da fare appostarti nel corridoio in attesa del suo ritorno o arrivo ma supponiamo non che non arrivi perché in quel caso ti rimarrebbe un unica soluzione tornare in ufficio e aspettare il pomeriggio  o il giorno dopo per provarci di nuovo supponiamo invece che lui tardi a rientrare fatto  che si verifica tutti i giorni in quel caso piuttosto che continuare a camminare su e giù per il corridoio la cosa migliore da fare è andare a trovare la tua collega mademoiselle Y che per dare un tocco d’umanità alla nostra arida dimostrazione chiameremo d’ora in poi mlle yolande ma delle due l’una o mlle yolande è in ufficio o mlle yolande non è in ufficio se mlle yolande è in ufficio in teoria non c’è nessun problema ma supponiamo che mlle yolande non sia in ufficio in quel caso dato che non hai voglia di continuare a camminare su e giù per il corridoio appostarti  in attesa dell’ipotetico ritorno o eventuale arrivo di mr x ti si prospetta un’unica soluzione fare il giro dei diversi settori che insieme costituiscono l’intera o parte dell’organizzazione che ti dà lavoro poi tornare da mr x sperando che questa volta sia arrivato orbene delle due l’una o mr x è in ufficio o mr x non è in ufficio ammettiamo  che non ci sia devi dunque appostarti in attesa  del suo ritorno o arrivo...

[Georges Perec, L’arte e la maniera di affrontare il proprio capo per chiedergli un aumento, Torino, Einaudi, 2010, pag. 3-4]

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