L'Adalgisa

Di ville, di ville!; di villette otto locali doppi servissi; di principesche ville locali qaranta ampio terrazzo sui laghi veduta panoramica del Serruchón - orto, frutteto, garage, portineria, tennis, acqua potabile, vasca pozzonero oltre settecento ettolitri: - esposte mezzogiorno, o ponente, o levante, o levante-mezzogiorno, o mezzogiorno-ponente, protette d'olmi o d'antique ombre dei faggi avverso il tramontano e il pampero, ma non dai monsoni delle ipoteche, che spirano a tutt'andare anche sull'anfiteatro morenico del Serruchón e lungo le pioppaie del Prado; di ville! di villule! di villoni ripieni, di villette isolate, di ville doppie, di case villerecce, di ville rustiche, di rustici delle ville, gli architetti pastrufaziani avevano ingioiellato, poco a poco un pò tutti, i vaghissimi e placidi colli delle pendici preandine, che, manco a dirlo,  «digradano dolcemente»: alle miti bacinelle dei loro laghi.

[Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa. Disegni milanesi, Einaudi, 1974, pag. 97]

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